Corso Serale
- Premessa
- Introduzione
- Elementi caratterizzanti
- Indirizzo di Studio
- Articolazione
- Crediti Formativi
- Definizione apprendimenti
- Personalizzazione
- Progettazione attività
- Didattica Modulare
- La fruizione a distanza (FAD)
- Valutazione
- Esami di stato
- Frequenza
- Alternanza Scuola-Lavoro
- Quadro Orario
- Libri di Testo
- Domanda di Iscrizione
- 1. L’UTENZA DEI CORSI PER ADULTI
Progressivamente nuovi corsisti si affiancano allo studente-lavoratore tradizionale, occupato stabilmente e in cerca di un’occasione di avanzamento e di sviluppo delle proprie possibilità di carriera. Oggi il soggetto che si avvicina ad un corso di studi per adulti ha una fisionomia diversa, della quale bisogna prendere atto per poter costruire un lavoro efficace e produttivo, in grado di rispondere alle sue esigenze. Schematicamente possiamo riassumere questi nuovi “tipi” di studente che si rivolge ai nostri corsi:
- a. L’occupato entrato nel mondo del lavoro con una bassa scolarità, e quindi ai livelli meno qualificanti. È uno studente motivato ed esigente, ma presenta grosse difficoltà nella frequenza, e abbandona immediatamente se la scuola non riesce a dimostrargli fin da subito la possibilità di un percorso individualizzato.
- b. Il disoccupato donna, uscita volontariamente dal ciclo produttivo per dedicarsi alla famiglia e che tenta di rientrarvi quando i figli sono grandi. È di solito persona fortemente motivata ed esigente; talvolta finisce per accontentarsi di un recupero culturale generico lasciando in secondo piano l’aspetto professionale dei corsi;
- c. Il disoccupato di lunga durata che non riesce ad entrare nel ciclo produttivo poiché sconta o gravi difficoltà cognitive ed espressive o trascorsi di emarginazione. È normalmente uno studente difficile da motivare da un punto di vista scolastico, che talora si accontenta di un recupero in termini di socializzazione.
- d. Il drop out, lo studente espulso dal sistema scolastico in seguito ad una serie di insuccessi, che si sente ancora “studente” e ripropone dinamiche negative, mancanza di motivazione, disaffezione, tipici dello “studente difficile” dei corsi diurni. E’ un giovane adulto che necessita di un forte lavoro di rimotivazione che gli consenta di separarsi definitivamente dalle precedenti esperienze negative e gli dia modo di intraprendere un percorso che percepisca come totalmente nuovo.
- e. Lo straniero. Vanno aumentando i corsisti stranieri, essenzialmente di due tipi:
- – giovani-adulti con modesta preparazione precedente, che mirano all’acquisizione di una nuova più spendibile professionalità;
- – adulti che cercano nella frequenza di corsi serali la riconversione o la prosecuzione-completamento di un percorso scolastico specialistico già affrontato nel paese di origine, non sempre riconosciuto in Italia.
Quindi, alle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 4, comma 6 del DPR 263/2012, possono iscriversi, per frequentare i percorsi di secondo livello (ex serali) di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b),
- – Tutti coloro che, lavoratori o non lavoratori, abbiano conseguito il diploma di licenza media o che abbiano frequentato delle scuole superiori all’estero o che avendo interrotto gli studi negli anni passati vogliano riprendere gli studi.
- – Gli adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione,
- – nonché coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno.
Verranno prese in esame, se i posti lo consentono, richieste da parte di coloro che possiedo già un titolo di studio di livello superiore a quello di licenza media.
- 2. LA PROSPETTIVA PROFESSIONALE DEL CORSO
Obiettivo primario dei corsi è quello di favorire in una prospettiva di riqualificazione professionale e un’opportunità di sbocco lavorativo al termine del ciclo formativo. Questa scelta di fondo risponde in primo luogo alle aspettative dell’utenza nonché a precise direttive ministeriali e comunitarie e implica un’enfasi sostanziale sulle materie professionalizzanti oltre che sul livello qualitativo e innovativo delle metodologie di insegnamento di ogni disciplina contemplata dal curricolo.
In questa prospettiva la formazione culturale di base e le materie che ne sono portatrici assumono un ruolo delicato di supporto funzionale e strategico rispetto all’obiettivo e non hanno un fine in sé, da perseguire come meta educativa autonoma, come avviene nella didattica dei corsi diurni rivolti a studenti adolescenti. È la componente formativa in senso professionalizzante, non quella educativa che si deve privilegiare nel dispiegare la strategia globale di questi percorsi.
- 3. GLI ASPETTI più significativi del corso serale sono:
- – Riduzione dell’orario settimanale di lezione (orario annuale complessivo pari al settanta per cento dell’ordinamento diurno e giorni di lezione settimanali distribuiti su 5 giorni);
- – Riconoscimento di crediti formativi e professionali;
- – Riconoscimento dell’attività lavorativa ai fini dell’Alternanza Scuola-Lavoro;
- – Adozione di percorsi didattici che valorizzano le esperienze culturali e professionali degli studenti;
- – Organizzazione delle attività didattiche secondo una logica modulare;
- – Flessibilità dei percorsi formativi.
- – Fruizione a distanza del venti per cento del percorso formativo attraverso apposita piattaforma.